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Istruzioni per allontanarsi ancora un po'

by Don Boskov

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1.
Provo a leggere le istruzioni per allontanarmi ancora un po’ Ma sulla spiaggia c’è troppo rumore e mi distraggo Chi costruisce castelli pensa di esser vivo perché non si ferma mai Ma di certo non sa cos’è giocare!!! Oggi, la sessantesima rivoluzione spenta su una sedia, ma la scelta è un progetto a lungo termine Dallo sgabello osserva e prende nota che il passato dimenticato non è mai esistito E che tutti hanno già deciso per gli altri!!! Tanto vale cercare al macello Scegliere la bestia che soffre meno Prendere quella e portarsela via E tenere sempre la luce accesa anche di notte!!! Dicono che alla fine si sia alzato e che cammini ancora in mezzo al circo Con le istruzioni in mano e una matita A nessuno la responsabilità di quanto accadrà sulla spiaggia da stamattina in poi Oggi è soltanto un morso di tempo Che domani scoprirai per quel che è Finiranno le esplosioni di quelle luci artificiali che si vedono solo da fermi Perché il tempo vince sempre ma non ha intenzioni Tende al mondo una corda misurata in centimetri Per fare e lasciare stare Costruire, riparare, muoversi e fermarsi per dormire Il tempo vince sempre, la trama non importa… Non lascia residui che ricordo mai!!!
2.
Caverna 03:57
Da solo Viscere legate ad un filo Se lo taglierai cadrò al suolo e la terra non saprà custodire la mia pace, la più violenta pace, maledetta pace… Vomito pietre e fango addosso alla tua faccia e vedo che si spezza, proprio oggi che ho rotto il fiato So che tornerò troppe volte a casa coi cazzotti in testa Venti minuti di cammino, la cattedrale, l’ospedale vuoto Quanto spazio vuoi, sottoterra? Quale spazio vuoi? Ho pensato a tutto ormai… Ciò che è già in frantumi mi avvicina a ciò che non c’è più, nemmeno in brandelli E tremi e guardi e studi e scopi, mozzichi, graffi e strappi quella pelle calda e morta Perché hai paura di non sentire più l’urlo che hai soffocato negli anni Ed ora che non hai più voce, lo cerchi.
3.
Teniamoci stretto il fuoco, per tempi migliori in cui non bruceranno le dita dei piedi In cui avremo già perso la battaglia della ricerca Nessuna sconfitta, non ci penserai… La realtà malcelata è comunque una bugia che taglia la carne e fissa la nebbia a mezz’aria. Dovendo scegliere preferisco sporcarmi le mani di merda Dovendo scegliere preferisco i colpi alle spalle che da il silenzio Più di una volta contro un mostro di sale Più di una volta nella serratura che non si aprirà mai, neanche per le sassate dei bambini, che giocano e basta… Preferisco essere pioggia e che tutti i fulmini mi inchiodino a terra quando meno me lo aspetto E non ci sarà la neve a soffocare la miseria dell’inverno Ora sento solo il rumore dei tuoi denti digrignanti Lasciami andare via col mio vecchio maglione strappato Non finiremo mai il presepe.
4.
Resto a casa anche oggi, il giorno in cui mi cercano tutti. Come mai fuori cambia il tempo? Pensi ancora ai quattro sogni che hai? Mi vedrai, oggi arriva il freddo in mezzo ai vuoti d’aria che mi dai Per non vomitare schiaccio il sedile del tipo davanti Fisso un punto e non lo cerco. Non ti sento. Fermo sull’immagine del mostro diverrò labile, più povero, più cinico Spingo ogni mio demone in un vaso e sarò stabile, univoco, ma sterile Ma so che faccio sempre un passo Ma so che è un limite Ma so che incendierei lo stesso E tu che strappi via le croste non buttare via la pelle.. Non ti sento.
5.
Antenna 06:35
Catena di ferro stretta intorno alla bocca Cadere sott’acqua spesso appare più facile che galleggiare in una pozza sporca Le ali si bagnano quindi pesano ancora E tu, che mi guardi così… Non si spiegano mai, da lì mi credevi diverso Non si muovono più, io soccombo a me stesso. Steso su un prato le nuvole mi cadono addosso Aspetto che il sole si nasconda a me e non accechi più Cosi non devo più chiudere gli occhi Quando mi trovo davanti a ciò che io non ho ancora ucciso.

credits

released November 18, 2014

Recorded at Bust Hard Studios by Saverio Paiella
Mastered by Andrea Suriani

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about

Don Boskov Terni, Italy

I Don Boskov sono un gruppo emocore di Terni composto da 6 persone anziane con disabilità mentali. Vivono in una capanna dove si cibano di piccoli animali e radici e dove hanno dato vita al progetto Don Boskov e ad altri progetti paralleli e collaborazioni. Si sospetta abbiano dei legami con i servizi segreti militari di Israele. ... more

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